domenica 29 marzo 2015

ETERNO CANTO (dedicata ad Alda Merini)

Nei viaggi oscuri del mio perdono
incontrai la solitudine,
la raccolsi,
l'accolsi,
l'adornai come una sposa.
Delle lunghe collane di spine
ne contai ogni grano,
ogni granello di un tempo
emigrato in terre disperate
e
di una ragione disertrice
ne aggrovigliai i fili
lanciando in volo
le mie urla senza volto
sequestrate,
violentate,
imbavagliate a forza
in abbracci di tortura. 

Petali di rose piovvero dal cielo
e con essi i miei angeli
crocifissi al muro, 
eternando al vento 
il respiro d'un soave canto. 

 Francesca Pillitu


foto di Francesca Pillitu

Alda nel cuore 2015



4 commenti:

  1. Sono entrata nel mondo di Alda... Avevo timore e timidezza nell'affrontare questa cosa... e la paura di mancare di rispetto... a Lei, così Immensa, e a chi vive recluso in questo mondo.. Ho provato ad affacciarmi parlandone in prima persona, non volevo fosse troppo pesante, volevo evidenziare le atrocità prima inferte all'anima, poi al corpo e ho cercato di metterci tutta la delicatezza di cui sono capace. La pazzia porta all'isolamento dal mondo, al cercare un perdono che non arriva. Ferite profonde dentro l'anima, torture, sevizie... ma la sua Poesia, nata dalle sue grida disperate, alita nel vento.. piovono petali, non più spine.. anche gli angeli cadono, quelli che poi coloreranno le sue mura...

    Grazie infinite...

    Francesca Pillitu

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  2. Hai detto tutto Francesca, senza bisogno di aggiungere altro

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  3. Hai detto tutto Francesca, senza bisogno di aggiungere altro

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