sabato 11 gennaio 2014

E poi arriva lui...

Lui che inevitabilmente ti entra dentro a colmare quel vuoto lasciato da chi non ha più nulla da dirti, perché tutto già è stato detto, mille e mille volte ripetuto.

Da chi ti ha donato il suo tempo, le ore, i minuti, i secondi... che hanno colmato l'anima di gioia regalando nella sua spontaneità, sorrisi e sprazzi di felicità cercati nell'arco della giornata.

Da chi è rimasto muto davanti al dolore causato dalla sua stessa idea che tutto non era come invece è... e troppo orgoglioso per fare un passo avanti e lasciarsi alle spalle il tempo andato. 

Da chi attende il nuovo giorno, con lo sguardo cupo e triste scrutando l'orizzonte, a cercare in quei tramonti solitari, risposte che il suo cuore cieco nell'orgoglio non gli vuole restituire. 

Un vuoto lasciato da chi chiede perdono a lei...  che non ha nulla da perdonare se non alla propria coscienza errori di un trascorso che continuamente gli vengono ricordati. 

Da chi oggi si sente solo e lacerato nell'orgoglio con dolore, nel suo grande mare circondato e immerso in migliaia e migliaia di goccioline che si trasformano in lacrime agli occhi di chi sente e percepisce con sofferenza tutto questo. Gocce di pianto che con il passare del tempo arrugginiscono e corrodono tutto ciò di buono c'è da salvare.

E poi arriva lui taciturno... lui il silenzio che come una garza sterile tampona e cerca di medicare quella ferita lacerante e dolorosa che ha lasciato chi ha voluto dire addio!





Giulia


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